sabato 25 giugno 2011

Melissa Satta, pensando al calendario 2012 eccola in pose sexy per il settimanale A...

E' l'anno di Melissa Satta!Giungono ormai conferme al tanto sospirato calendario che smentito piu' volte,vedra' una Melissa Satta superesexy in 12 mesi che si preannunciano " bollenti ".Non rimane quindi che attendere il suo calendario 2012..e nell'attesa ecco dei bellissimi scatti realizzati per il settimanale " A " di giugno..
il servizio completo per " A "

Calendario scolastico 2011/2012 e Festivita'...

La campanella, per quasi tutti gli studenti, suonera' il 12 settembre 2011 tranne quelli, dell' Emilia-Romagna e Basilicata che inizieranno una settimana dopo.Per le festivita' di Natale, le vacanze avranno inizio il 23 o 24 dicembre per concludersi tra il 6 e l’8 gennaio e per quelle di Pasqua il 4-5 aprile e per concludersi il 9-10aprile.Il termine delle lezioni è fissata per la maggior parte delle Regioni il 12 giugno 2012.

Il calendario scolastico 2011 - 2012 regione per regione :

Alto Adige (Bolzano): inizio 12/09/2011 - termine 16/06/2012
Trentino (Trento): inizio 12/09/2011 - termine 09/06/2012
Veneto: inizio 12/09/2011 - termine 09/06/2012
Friuli Venezia Giulia: inizio 12/09/2011 - termine 09/06/2012
Lombardia: inizio 12/09/2011 - termine 09/06/2012
Piemonte: inizio 12/09/2011 - termine 13/06/2012
Valle D’Aosta: inizio 12/09/2011 - termine 09/06/2012
Liguria: inizio 12/09/2011 - termine 09/06/2012
Emilia Romagna : inizio 19/09/2011 - termine 09/06/2012
Marche: inizio 12/09/2011 - termine 09/06/2012
Toscana: inizio 14/09/2011 - termine 09/06/2012
Umbria: inizio 12/09/2011 - termine 09/06/2012
Lazio: inizio 12/09/2011 - termine 09/06/2012
Abruzzo: inizio 13/09/2011 - termine 09/06/2012
Molise: inizio 12/09/2011 - termine 09/06/2012
Puglia: inizio 15/09/2011 - termine 09/06/2012
Campania: inizio 14/09/11 - termine 09/06/2012
Basilicata: inizio 12/09/2011 - termine 16/06/2012
Calabria: inizio 12/09/2011 - termine 09/06/2012
Sicilia: inizio 15/09/2011 - termine 09/06/2012
Sardegna: inizio 15/09/2011 - termine 12/06/2012

giovedì 23 giugno 2011

Nicole Minetti in bikini ( rosa,rosso,nero ) si abbronza a Formentera e spunta anche un' offerta per un calendario...

Nicole Minetti, cliccatissima sul web, si rilassa al mare di Milano Marittima e Formentera sfoggiando tre tipi diversi di bikini ( rosa,rosso e nero).Nel frattempo procedono le udienze che la vedono imputata insieme ad Emilio Fede e Lele Mora,per sfruttamento della prostituzione,nello scandalo che ha coinvolto il Presidente del Consiglio,Silvio Berlusconi.Mentre spuntano sul web e magazine foto che la ritraggono in ogni dove,si rincorrono voci,circa una proposta,definita " molto interessante ",che l'interessata starebbe valutando e che la vedrebbe posare senza veli per un prossimo calendario 2012....
la gallery di Nicole Minetti in bikini rosa,rosso e nero il calendario " amatoriale " Women For President 2011

venerdì 17 giugno 2011

Ilary Blasi richiestissima ( come sempre ) per un calendario e' intanto su Chi di giugno...

Ilary Blasi e' sempre richiestissima per posare senza veli per un calendario 2012.Si sussurra' che,nonostante la crisi,un noto mensile italiano,abbia offerto alla Sig.ra Totti la bella cifretta tonda tonda di un milione di euro pur di avere le fatidiche 12 pose....Accettera' mai??Ai posteri l'ardua sentenza!
Intanto sul numero 25 di Chi di giugno Ilary mostra, involontariamente, una sorta di " anticipazione" del calendario....
il servizio di Chi n. 25 di giugno 2011
Ilary Blasi gallery fotografica
Ilary Blasi altra gallery,Gq,paparazzi,Le Iene,ecc..
"La Donna del Capitano" gallery

lunedì 13 giugno 2011

" AMICI " di Maria De Filippi : calendario casting e provini per l'edizione 2011 - 2012....

I provini di Amici e casting per l’edizione del 2011 e 2012 telent show condotto da Maria De Filippi, partono tra pochi giorni. Ecco il calendario del casting che si tengono a Roma dal 15 Giugno prossimo allo studio televisivo Elios in Via Tiburtina 1361.
Calendario provini Amici 2011 2012
Ecco il calendario dei provini:

Il 15, 16 e 17 giugno 2011, Mercoledì e Giovedì e Venerdì, dalle 9 alle 17 , ci saranno i provini e casting per i cantanti (compresi lirici e cantautori) oltre che dei ballerini aspiranti ad Amici.
Anche il 23 e 24 Giugno, sempre allo stesso orario, dalle 9 alle 5 del pomeriggio, ci sarà l’accettazione dei candidati ad Amici 11 come cantanti e ballerini.

Nuoto : calendario mondiali di Shanghai 2011 dal 16 al 31 luglio 2011....

Si disputeranno in Cina e precisamente a Shanghai dal 16 luglio ( cerimonia d'apertura ) al 31 luglio 2011,i mondiali di nuoto 2011.

Le discipline che si disputeranno sono:

nuoto : (24-31 Luglio 2011)
nuoto in acque libere : (19-23 Luglio 2011)
nuoto sincronizzato : (16-23 Luglio 2011)
pallanuoto : (17-30 Luglio 2011)
tuffi : (16-24 Luglio 2011)


Il calendario completo

venerdì 10 giugno 2011

Rugby : ecco i calendari 2012 - 2013...

Sono stati ufficializzati i calendari dell'Rbs 6 Nazioni per le edizioni 2012 e 2013 del Torneo.

I calendari completi per le edizioni 2012 e 2013:

Il Calendario per il 2012 è: (gli orari sono espressi secondo il fuso orario locale)
Sabato 4 febbraio - I giornata
Francia -Italia ore 15.30
Scozia - Inghilterra ore 17.00

Domenica 5 febbraio
Irlanda - Galles ore 15

Sabato 11 febbraio - II giornata
Italia - Inghilterra ore 17.00, Francia - Irlanda ore 21.00 Domenica 12 febbraio, Galles - Scozia ore 15.00

Sabato 24 febbraio - III giornata
Irlanda - Italia ore 13.30, Inghilterra - Galles ore 16.00 Domenica 25 febbraio, Scozia - Francia ore 15.00

Sabato 10 marzo - IV giornata
Galles - Italia ore 14.30
Irlanda - Scozia ore 17.00

Domenica 11 marzo
Francia - Inghilterra ore 16.00

Sabato 17 marzo - V giornata
Italia - Scozia ore 13.30
Galles - Francia 14.45
Inghilterra - Irlanda ore 17.00

Il calendeario per il 2013 è:

Sabato 2 febbraio - I giornata
Galles - Irlanda ore 13.30
Inghilterra - Scozia ore 16.00

Domenica 3 febbraio
Italia - Francia ore 16.00

Sabato 9 febbraio - II giornata
Scozia-Italia ore 14.30
Francia -Galles ore 18.00

Domenica 10 febbraio
Irlanda - Inghilterra ore 15.00

Sabato 22 febbraio - III giornata
Italia - Galles ore 15.30
Inghilterra - Francia ore 17.00

Domenica 23 febbraio
Scozia - Irlanda ore 14.00

Sabato 9 marzo - IV giornata
Scozia-Galles ore 14.30
Irlanda - Francia ore 17.00

Domenica 10 marzo
Inghilterra-Italia ore 15.00

Sabato 16 marzo - V giornata
Italia - Irlanda ore 15.30
Galles - Inghilterra ore 17.00
Francia - Scozia ore 21.00

Marika Baldini vocalist,cubista,calendiva e tamarra ma anche Playmate "..

Marika Bldini ha 22 anni e' di Roma si definisce single, anche se ha delle relazioni, come dice lei, non importanti.Fotomodella,vocalist cubista, si autodefinisce “la vocalist più figa di Roma”....Ha posato per il calendario 2011 di Be Magazine ed e' stata Playmate per un noto mensile edizione italiana...
il calendario di Marika Baldini

Marika Baldini Playmate guarda il servizio
gallery fotografica
Marika Baldini servizio Maxim
il programma Tamarreide su Italia 1
dal 13 giugno Tamarreide su Italia 1

" Tamarreide " la nuova trasmissione con Fiammetta Cicogna su Italia 1...

Marika Baldini,Angelica Alba,Cristiana Mirò,Melissa,Manuel Ribeca,Marco,Claudio Pallitto,Antonio Dugo sono gli 8 concorrenti di " Tamarreide " il nuovo programma su Italia 1 da lunedi 13 giugno 2011.Il programma e'sul fenomeno della " tamarraggine " Ma di cosa si tratta esattamente?Il genere è quello della docu-soap: una narrazione seriale incentrata sulle reali interazioni di un gruppo di persone collocate in un ambiente "controllato" e "provocate" da stimoli predisposti ad hoc.
8 tamarri dai 19 ai 25 anni viaggeranno infatti lungo le strade dello Stivale a bordo di uno sleeper bus (8 cuccette, 2 zone living, una suite più i servizi) e verranno sottoposti a prove, missioni, incontri.
A condurre i telespettatori tra i fisici palestrati, le minigonne leopardate e gli immancabili tattoo sarà Fiammetta Cicogna, già presentatrice di "Wild - Oltrenatura".
tutto su " Tamarreide "
gallery fotografica su Fiammetta Cicogna,servizio Maxim,ecc..

link correlati:
Marika Baldini calendiva e tamarra..

Alfredino Rampi, trent'anni fa' il dolore in diretta di tutta l'Italia...


10 - 06 - 1981 / 10 - 06 - 2011

A Vermicino, vicino a Frascati, un bambino di sei anni cade in un pozzo e vi resta prigioniero. Si scava con le trivelle e a mani nude per salvarlo. Le telecamere riprendono tutto. E l’Italia per tre giorni è incollata alla tv


Mercoledì 10 giugno 1981
Alfredino Rampi è caduto nel pozzo?
Ore 19. Ferdinando Rampi, 41 anni, romano, impiegato dell’azienda comunale elettricità e acque, passeggia con un paio di amici lungo un viottolo sterrato in mezzo alle vigne. Abita a piazza Bologna, nel centro di Roma, ma d’estate sta spesso con la sua famiglia in una villetta di campagna, tirata su mattone dopo mattone in via di Vermicino, Borgata Finocchio, a qualche chilometro da Frascati. Davanti a lui in canottiera e calzoni corti saltella il figlio maggiore Alfredo, di anni 6, una malformazione al cuore in attesa di intervento a settembre. In casa a preparare la cena ci sono la mamma Francesca Bizzarri, 39 anni, e la nonna Veja. Il fratellino Riccardo, un anno, dorme.
Ore 19.20. Alfredino vuol tornare indietro, saluta il papà che si attarda con gli amici.
Ore 20.00. Ferdinando Rampi rientra in casa, ma Alfredino non c’è. Torna ai campi: «Alfredo! Alfredo! Forza, a casa. È ora di cena». Nessuna risposta.
Ore 20.30. I genitori guardano ovunque ma non riescono a immaginare dove possa essere andato. La nonna Veja: «Oddio non sarà caduto nel pozzo?». Controllano poco distante, dove sta sorgendo una villetta nuova: in un angolo del cortile c’è un budello trivellato alla ricerca di acqua. È coperto da una lamiera tenuta ferma da due pesanti sassi. Alfredino non c’è.
Ore 21.30. Chiamano la polizia: le volanti sono lì in una decina di minuti. Arrivano anche vigili del fuoco e vigili urbani. Gli abitanti, incuriositi da tanto via vai, si offrono di dare una mano nella ricerca. Per due ore e mezzo perlustrano metro per metro tutta la campagna, da via di Vermicino fino alla borgata Selvotta. Cani annusano e abbaiano, Alfredino non si trova.
Ore 24. Il brigadiere Giorgio Serranti sente qualcuno parlare di un pozzo artesiano. Gli spiegano che si tratta di un buco nel terreno largo una trentina di centimetri scavato da pochi giorni per cercare acqua: scende fino a 80 metri di profondità. Dicono d’aver già controllato: il foro è coperto. Serranti: «E che significa? Qualcuno potrebbe averlo chiuso dopo, senza sapere se dentro c’è il bambino». Si fa condurre al pozzo, si china, tende l’orecchio. Passa un aeroplano, il rombo copre tutto. Insiste, zittisce tutti, infila la testa nel buco. Sente una voce: «Mamma!».
Giovedì 11 giugno 1981
Un tunnel per salvare Alfredino
Ore 1. Calano una lampada fluorescente legata a una corda per capire dove sta il bambino, ma dentro si vede solo buio: «Alfredo tu ci vedi?». «No». Piange ma per fortuna è a testa in su. Si capisce che si è incastrato. Si dovrebbe trovare a 36 metri di profondità, dove il budello si stringe: sotto i suoi piedi altri 44 metri di vuoto. La Rai porta un’elettrosonda con microfono ultrasensibile per sentire le sue parole. Il padre, inginocchiato davanti alla buca: «Stai tranquillo, stiamo venendo a prenderti». La mamma: «Io sono qua, non mi muovo. Ma tu fai il bravo». Fanno scendere una tavoletta di legno: «Così ci si siede e poi lo tiriamo fuori». Il pezzo di legno s’incastra a 24 metri e per tirarlo su spezzano la corda: adesso tra l’aria aperta e Alfredo c’è un tappo. Impossibile mandargli cose da mangiare e bere più grandi di una fiala. Gli operatori Rai piazzano una telecamera, i pompieri le lampade.
Ore 5. Si cerca un nano che possa entrare nel foro e scendere fino ad Alfredo. Si trova invece Tullio Bernabei, di anni 22, speleologo del soccorso alpino, che si fa calare a testa in giù. L’hanno scelto perché è magro, ma a 20 metri strattona la fune: vuole risalire. Ci prova un altro: risale anche lui quasi subito. Il pozzo è troppo stretto. I pompieri poggiano sull’orlo del foro bombole da sommozzatore che, tramite un tubo, soffiano ossigeno nel tunnel.
Ore 6. Il comandante dei vigili del fuoco, Elveno Pastorelli, dopo aver telefonato a mezza Roma è riuscito a trovare una trivella. La presta la ditta Tecnopali. Arriva scortata dalla polizia. Il piano: scavare un tunnel parallelo a quello dov’è Alfredino, scendere fino a 38 metri, fare una galleria tra i due pozzi e recuperare il bambino. Grida: «Mamma, tirami fuori mi fa male un braccio e una gamba. Sono stanco». Pastorelli, al megafono: «Sono il comandante dei vigili del fuoco». Alfredo: «Ti conosco, ti ho visto in televisione per il terremoto. Quanti uomini hai?». Pastorelli: «Cento uomini. Ti prometto che ti tiro fuori».
Ore 8.30. La trivella comincia a scavare: tufo morbido, scende di 2 metri in 2 ore. Ottimismo. Finché tocca uno strato di tufo granitico, chiamato “cappellaccio”. Molto duro, si scalfisce a malapena. Qualcuno nota: «Sarebbe meglio aver trovato la roccia, almeno si sarebbe spezzata». La trivella continua, il bambino è spaventato dal rumore, ogni tanto crolla sfinito nel sonno, poi si sveglia. Chiede da bere.
Ore 10.30. Per non disturbare le comunicazioni di Alfredino, la Rai e le radio private del Lazio sospendono le trasmissioni sulle onde medie.
Ore 12.30. Arriva una nuova geosonda, enorme e potente. Per montare il braccio meccanico ci vorrebbero 12 ore, ma gli operai sotto il sole ci danno talmente dentro che per fare tutto il lavoro ne bastano 3. Alfredo: «Voglio papà perché mi scappa la pipì e ho paura che mi sgridi. Ho sete». Le reti Rai cominciano a trasmettere un’unica diretta. Tutt’intorno ormai è arrivata talmente tanta gente che qualcuno mette in piedi bancarelle per vendere cibo e bevande.
Ore 15.43. Misurano il tunnel scavato: 20 metri e 50 centimetri. Disappunto, perché si pensava di aver raggiunto almeno i 25. Entra in funzione la geosonda.
Ore 18.22. Nuova misurazione: 21 metri e 4 centimetri. La sonda ha scavato poco: mezzo metro in 2 ore. Elvezio Fava, primario di rianimazione all’ospedale San Giovanni, controlla le condizioni di salute del bambino: «Per il momento non si riscontrano disturbi di alcun genere».
Ore 20. Si tenta con una nuova trivella, più agile delle precedenti. I medici mandano una fiala di acqua e zucchero ad Alfredino, che si lamenta: «Voglio acqua, non whisky». Riprendono le trasmissioni radio nel Lazio.
Ore 22. La trivella continua a scavare ma guadagna centimetri con molta fatica. «Con duecento uomini, le pale meccaniche, i congegni più sofisticati sopra la testa, Alfredo è ancora lì: troppo lontano». [Cesare De Simone e Gian Antonio Stella, Corriere della Sera 12/6/1981]
Ore 23. Un manovale che abita in zona si fa calare nel pozzo artesiano a testa in giù. Scende parecchio, ma deve desistere. Alto poco più di un metro e mezzo, 52 anni e un fisico da bambino, il suo nome è Isidoro Mirabella, ma ormai i giornalisti lo chiamano «uomo ragno». La geosonda continua a picchiare.
Venerdì 12 giugno 1981
Pertini conforta Alfredino
Ore 9.17. Finalmente la trivella rompe lo strato duro di tufo granitico. Gli operai mettono una punta a elica; s’inabissa e scava con facilità, riportando in superficie masse di terriccio bruno: è argilla. Il pompiere Nando Broglio, che non lascia mai l’argine del foro e parla con Alfredo urlando in un megafono, gli comunica la bella notizia: «Mazinga uomo d’acciaio ce l’ha fatta! Le lame rotanti hanno distrutto la roccia che ci impediva di venire giù a prenderti! Ancora un po’ di pazienza che arriviamo». Alfredo: «Fate presto, sono stanco».
Ore 10.10. Buttano una sonda per misurare la profondità dello scavo: 30 metri e 5 centimetri. L’ingegner Faggioli dei vigili del fuoco rifà i conti per calcolare dove sta Alfredo: «Non è a 36 metri, ma a 32 e 50». È una fortuna perché a 32 metri riaffiora il tufo granitico. Breve consulto: perdere chissà quante ore per cercare di sfondarlo, oppure scavare da subito la galleria verso il pozzo artesiano e recuperare dall’alto Alfredo?
Ore 11. Una nuova scavatrice arancione. Spiegano i tecnici: «L’altra perforava grazie alla forza di gravità e alla rotazione, mentre questa è a pressione. Una bomba!». Contro il tufo si blocca appena l’accendono. Tre vigili del fuoco si preparano a scendere per scavare la galleria di collegamento. Alfredo non risponde più alle parole del pompiere. I medici del San Giovanni, che ascoltano il respiro del bambino tramite delle sonde, dicono che sta peggiorando: 48 respiri al minuto.
Ore 11.40. In un gabbiotto rotondo viene calato da una gru il pompiere Maurizio Bonardo, tramite un serpentone di gomma grigia soffiano ossigeno nel foro. Comincia a creare un cunicolo col martello pneumatico. Alfredo ha una terribile sete.
Ore 13.35. Risale Bonardo: ha fatto un ingresso largo 80 centimetri per il cunicolo e ha scavato per un metro. Il terreno è duro, ma non troppo. Scendono i pompieri Manlio Buffardi e Mario Gonini. Nando Broglio chiede ad Alfredo di gridare forte il nome di Mario, per dare l’orientamento ai due vigili che scavano.
Ore 15.50. Buffardi, sdraiato nel cunicolo, il martello pneumatico che lo scuote e la faccia nera di terra: «Credo di esserci vicino. Sento il vuoto». Lui e Gonini risalgono, si calano Luciano Termini e Beppe De Santis.
Ore 16.30. Il sole è fortissimo. Arriva il presidente della Repubblica Pertini, non se lo aspettava nessuno, la gente intorno gli fa l’applauso. Consola la mamma e il papà, va all’imboccatura del pozzo, prende il microfono e scambia qualche parola con Alfredino. Decide di non muoversi finché il bambino non sarà stato salvato. Piange.
Ore 17.48. Forano la parete del pozzo artesiano che tiene Alfredo prigioniero. De Santis allarga il buco scavando con le mani per non far cadere la terra sul bambino. Infila la testa: «Dove sei, Alfredino? Mi senti?». «Sì, sei sopra di me», per vederlo calano una lampada: niente. Risalgono e scende uno speleologo. Silenzio. Lo speleologo torna su: Alfredo è scivolato nel pozzo per altri 29 metri. Adesso è a 60 metri di profondità.
Ore 22.20. A testa in giù per cercare di afferrarlo si cala lo speleologo Claudio Aprile, abruzzese. Niente da fare. A mezzanotte si prepara a scendere un altro volontario, di nome Angelo Licheri, 37 anni.
Sabato 13 giugno 1981
Alfredino Rampi è morto
Ore 0.15. Angelo Licheri appeso a testa in giù arriva fino ad Alfredo, a 63 metri e 20 centimetri. Gli toglie la terra dalla faccia, lo prende per le mani viscide di fango che scivolano. Prova a imbracarlo, ma Alfredo è incastrato da tutte le parti, ha le gambe ripiegate sotto il corpo; lo tira tenendolo sotto le ascelle ma il bimbo scivola, lo lega con una cinghia, ma la corda per tirarlo su si spezza. Tenta di nuovo con la cinghia, annoda alla meglio la corda, si spezza ancora. Lo tira per la canottiera, non si muove. Chiede di risalire, lo devono portare all’ospedale perché ha escoriazioni fino all’osso. Si fanno avanti altri volontari magrissimi: un contorsionista francese, il sardo Angelo Cossu, uno di nome Salvatore Li Causi, perfino due ragazzini di 15 e 16 anni (rimandati a casa dal magistrato).
Ore 6. Si prepara a scendere l’avezzanese Donato Caruso, di anni 25, cineoperatore e speleologo volontario. Si porta delle manette per agganciare Alfredo.
Ore 6.30. Donato Caruso tocca il bambino: ha il braccio sinistro in alto, l’altro nascosto dietro la spalla, è freddo, non parla, la testa è reclinata. Lo lega ai polsi, scivola. Deve risalire per farsi sistemare le legature alle caviglie, scende ancora, gli prende tutte e due le braccia, lo ammanetta sopra al gomito, il bambino si affloscia, scivola ancora, va più giù.
Ore 6.40. Caruso: «Non respira, adesso è incastrato con la testa reclinata». Si capisce che Alfredino è morto. I soccorritori si allontanano, si spengono i gruppi elettrogeni e le telecamere, resta abbandonata la geosonda. A terra cavi, funi, pali, tavole, lampade, trivelle. Qualcuno tira sassi ai fotografi. Pertini se ne va, se ne va l’ambulanza.
Serata. Arrivano circa quindicimila curiosi per vedere il luogo, servono i rinforzi per allontanarli. I vigili del fuoco mandano nel pozzo una sonda con telecamera: appare il viso di Alfredino coperto di fango. Ha gli occhi chiusi.
Lunedì 15 giugno 1981
La morte di Alfredino: arrestato Pisegna• È arrestato il proprietario del terreno, Amedeo Pisegna, abruzzese, 44 anni, insegnante di applicazioni tecniche. L’accusa è di omicidio colposo con l’aggravante della violazione delle norme di prevenzione degli infortuni. Tra l’altro dice di aver chiuso lui il pozzo mentre già erano iniziate le ricerche.
Mercoledì 17 giugno 1981
Critiche alla mamma di Alfredino•
Per conservare il corpo di Alfredo nel pozzo si fa una colata di azoto liquido (-30°C). Qualcuno critica il comportamento della mamma nei giorni del dramma: non ha mostrato di essere disperata abbastanza.
Sabato 11 luglio 1981
Recuperato il corpo di Alfredino Rampi•
Tre squadre composte da 6 minatori maremmani ciascuna recuperano Alfredo. È in un blocco di fango e ghiaccio lungo un metro e mezzo del diametro di 50 centimetri. Ha pezzi di legno accanto alla testa e alle braccia.
Mercoledì 15 luglio 1981
I funerali di Alfredino Rampi
Alle ore 11 i funerali nella basilica di San Lorenzo fuori le Mura. Bara di acero bianco. Piazzale del Verano è già piena di gente alle ore 9. La sera precedente la folla inferocita aveva preso d’assalto l’istituto di medicina legale: «Fatecelo vedere, altrimenti vuol dire che dentro quella bara non c’è lui, ma un bambolotto». Un cuscino di fiori da Pertini, in candidi mughetti con la scritta «Sandro al piccolo Alfredino».

(fonte Corriere.it)

lunedì 6 giugno 2011

Naike Rivelli, la figlia di Ornella Muti, senza veli per un noto mensile ma si parla anche di un calendario 2012 con..

Naike Rivelli,la figlia di Ornella Muti, e' la protagonista del numero del numero di giugno di un noto mensile - edizione Italia ( che dovete correre in edicola a comprare per vedere bellissimo servizio),Le stupende foto sono di Enrico Ricciardi.
Ma non e' finita! Si parla con insistenza di un calendario 2012 che dovrebbe realizzare Naike ( si e' spogliata spesso ma non ha mai fatto calendari )in cui comparirebbe anche,ma solo in due mesi,la splendida affascinante mamma,Ornella Muti.....
tutto il servizio
il servizio su Interviu' di luglio
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