giovedì 8 settembre 2011

George Clooney invitato dal GayVillage ad uscire finalmente allo scoperto e fare al piu' presto “ coming out ”....

Dieci edizioni. Dieci anni di successi, declinati al ritmo di straordinari spettacoli ed eventi culturali, celebrati attraverso l’entusiasmo di oltre due milioni di visitatori. Il Gay Village si è conquistato nel tempo un posto d’onore nel panorama delle manifestazioni dell’estate romana. E, a conclusione della sua decima edizione, che ha confermato – surclassandole – tutte le aspettative di pubblico, l’organizzazione ha deciso di istituire il premio: Gay Village 10 Award.
Due le categorie scelte, quella dello spettacolo e quella della politica e una risposta da dare “chi è prossimo a fare “coming out” e dichiarare finalmente la sua omosessualità in questi due settori? Premi dati dal pubblico – sono arrivate 20.000 risposte online – su una rosa di candidati scelta dagli stessi clienti dal Village.
Venerdì 9 Settembre il Gay Village ospiterà la cerimonia di consegna di alcuni di questi premi, più alcuni riconoscimenti speciali che andranno a personalità della cultura, musica, spettacolo, imprenditoria che negli ultimi dieci anni si sono contraddistinti nell’aiutare la causa LGBT. Tra questi Lino e Rosanna Banfi per aver portato sulla principale rete italiana la fiction “Il padre delle spose”, una fiction che ha aperto le menti di molti genitori con figli omosessuali; Vladimir Luxuria e Ferzan Ozpetek per aver saputo raccontare, con linguaggi e stili diversi, mondi e storie legate alla comunità gay, con ironia e profondità; Paola Minaccioni per aver contribuito all’offerta culturale del Gay Village con i suoi esilaranti spettacoli negli ultimi dieci anni.Da sottolineare alcuni risultati ottenuti dal sondaggio online: è Luciana Littizzetto il personaggio dello spettacolo che ha saputo sfruttare al meglio il suo lavoro, conferendo visibilità ed eco alle problematiche collegate alla comunità omosessuale, amalgamandole alla nostra cultura e al nostro senso di appartenenza attraverso il linguaggio della televisione. Grazie alla sua ironia e la sua sagacia, ha utilizzato il programma televisivo “Che tempo fa?” di Fabio Fazio, come mezzo per trasmettere messaggi importanti a sostegno della comunità LGBT, nonostante i limiti imposti dalla società, distinguendosi dalla massa e non avendo mai avuto paura di esprimere liberamente le proprie idee. Ecco perché il pubblico di Gay Village e di Gayin.tv ha decretato la sua vittoria con una percentuale di voti pari al 38%. Al primato di Luciana Littizzetto seguono Raffaella Carrà, da sempre icona e bandiera della comunità omosessuale italiana, e Ambra Angiolini.
Con il 25% delle preferenze espresse dal pubblico, Vladimir Luxuria risulta essere il personaggio LGBT più amato dalla comunità, seguita a ruota da Platinette e Alessandro Cecchi Paone.
Il politico eterosessuale più amato è risultato essere l’esponente radicale e vicepresidente del Senato Emma Bonino, seguita dal Presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, primo tra gli uomini. Al terzo posto, il Ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna, prima esponente del PDL ad entrare su un podio del genere, scalzando figure di spicco della sinistra.
Tra i politici gay spicca la deputata del PD Anna Paola Concia, che di recente si è unita in matrimonio con la sua compagna tedesca. Le preferenze espresse in favore della Deputata hanno superato quelle del Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e del Consigliere Regionale dell’IDV Franco Grillini.
Sempre secondo il sondaggio, il cantante Marco Mengoni e George Clooney sono risultati essere i personaggi (italiano e straniero) che dovrebbero finalmente uscire allo scoperto, facendo al più presto coming out. Il pubblico di Gay Village ha decretato queste preferenze con un totale di voti pari al 16% per il primo e al 34% per il secondo.
“Il Gay Village 10 Award è dedicato a chi, con il coraggio di guardarsi dentro e di osservare e capire la realtà attorno a sé – è stato capace di andare oltre” – dichiara Imma Battaglia – “Oltre l’appartenenza alla comunità lgbtqi. Oltre gli steccati di cui è costellato il percorso omosessuale. Oltre i consueti parametri culturali, anch’essi spesso stipati di confini e chiusure. Oltre le differenze di cui è ricca l’esistenza di ognuno di noi e che portano fortuna a chi le incontra. E’ un po’ quello che è accaduto al Gay Village: nato per offrire uno spazio di intrattenimento e spettacolo alla comunità lgbtqi, oggi è diventato una manifestazione culturale ed un punto di riferimento per tutti, che aggiunge una nota particolare all’estate romana”.
( fonte gayvillage.it)
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